Un giorno di festa in mezzo ad un periodo buio della storia moderna.

La ricorrenza cade in un momento difficile, la pandemia mondiale, e quasi non si avverte l’importanza di una data essenziale per la nostra società.

Essenziale perché ricorre una cifra, 75° anno dall’INIZIO DELLA PACE!!!

Se ci pensate, sono tanti anni: 3 generazioni nate e cresciute in un ambiente idoneo, protetto.

Ecco, perché dobbiamo celebrare “L’INIZIO DELLA PACE”; un sostantivo che accompagna la nostra società da così lungo tempo e ha permesso a noi, parte di queste generazioni fortunate, di crescere tutelati, senza i traumi di chi ha vissuto la guerra.

I 75 anni di pace, il periodo più lungo senza un conflitto; sono stati vera pace tra i popoli dell’Europa, che si erano massacrati tra loro per secoli.
Anzi, grazie alla pace, ne è nata una alleanza e fratellanza: la Comunità Europea.

Nonostante divergenze e diverbi, discussioni accalorate, che, per l’appunto, si sono fermati a meri dibattiti, non si è fatto ricorso alle armi.

il 25 aprile è, quindi, la Festa della PACE; una pace del paese “Europa”, tra popoli di comune cultura e origine.

Chi parla di “noi …e … loro” di “muri, confini, partiti”, divide; accende discussioni futili e tralascia, colpevolmente, di guardare al vero valore di cui godiamo: LA PACE!

Allora, questo è un giorno che deve unire, perché tutti vogliamo la stessa cosa, non penso possa esservi persona che non la desideri.

Non permettiamo che si discuta sui valori diversi di questa data; sarebbe una offesa alla nostra coscienza.

E’ una data per tutti, la qualità della nostra vita dipende da quanto saremo bravi nel riconoscere il giovamento che ci ha portato e da come sapremo difendere il bene acquisito.

Un valore uguale diffuso, da qualunque posizione lo si guardi.

IL PRESIDENTE
Castrenze Di Gangi